Il sindaco “ambientalista”di Colobraro

satellite discarica colobraro«Si apprende con considerevole stupore che il sindaco pittelliano di Colobraro si sia convertito all’ambientalismo puro e duro, tanto da invocare il SI al prossimo referendum. Il sindaco di Colobraro fa l’ambientalista con il petrolio e poi vorrebbe costruire una mega discarica di rifiuti urbani in uno dei luoghi idrogeologicamente più instabili del circondario, a pochi metri dalle abitazioni degli agricoltori, dai floridi campi coltivati a frutteto e a pochi chilometri dai centri abitati di Tursi e Colobraro. Ad oggi ha già riaperto la vecchia discarica predisponendola all’accoglienza di ulteriori 20 mila metri cubi di rifiuti.» Il consigliere comunale di MuoviAmo Tursi, Antonio Di Matteo, non usa mezzi termini per canzonare Andrea Bernardo, sindaco di Colobraro.

Sorteggio casuale degli scrutatori

Logo MuoviAmo Tursi“Per garantire maggiore uguaglianza tra i cittadini, per non discriminare nessuno e per evitare di vedere ai seggi i soliti ‘noti’, si proceda al sorteggio degli scrutatori con metodo casuale” lo chiedono i quattro consiglieri di minoranza Salvatore Caputo, Leandro Verde, Antonio Di Matteo e Maria Montesano al sindaco di Tursi Salvatore Cosma. “In vista del referendum del 17 aprile prossimo, infatti, la legge prevede che siano nominati 28 scrutatori tra quelli scritti all’albo comunale. A nostro parere gli scrutatori devono essere sorteggiati in maniera casuale tra i cittadini iscritti all’albo, disoccupati, inoccupati e studenti, garantendo le pari opportunità ed escludendo coloro i quali già hanno ricoperto questo ruolo negli ultimi cinque anni. Come minoranza abbiamo eletto la nostra rappresentante Maria Montesano in seno alla commissione proprio con l’accordo di procedere allo scrutinio, unico metodo che riteniamo imparziale e adeguato per evitare politiche clientelari di bassa lega e che la legge permette.

I cinghiali danneggiano un intero comparto economico

cinghiale tursiPubblichiamo la nota che alcuni agricoltori hanno voluto inviare ai giornali, dopo che le istituzioni regionali e locali hanno dimostrato di essere del tutto disinteressate alle problematiche del settore principale di questa nostra terra. La massiccia ed incontrollata presenza di cinghiali nei territori del Comune di Tursi ha reso, negli ultimi anni, del tutto irrealizzabile ed economicamente insostenibile la pratica agricola. Coltivare cereali è impossibile, visto che l’intero prodotto, dal periodo di semina fino a quello di raccolta, viene interamente distrutto. Allevare animali è impensabile, considerato che il pascolo viene continuamente devastato e i campi a foraggio resi impraticabili dai mezzi adibiti al raccolto. Coltivare ortofrutta è altrettanto impossibile, visto che i voraci animali distruggono ogni tipo di coltivazione, durante tutto l’anno.

La discarica va messa in sicurezza, ma non ampliata

vista rifiuti discarica colobraroNei giorni scorsi, sui giornali è apparso il comunicato stampa del segretario provinciale dell’Ugl, Pino Giordano, nel quale si chiedeva l’immediata riapertura della discarica di Colobraro, per difendere i posti di lavoro di 9 operai oggi disoccupati. MuoviAmo Tursi, replica ai sindacalisti con la seguente nota:

Si vogliono smentire i numerosi luoghi comuni che i sindacalisti seminano ad arte, diffondendo disinformazione tra i cittadini. MuoviAmo Tursi ha già dimostrato con negli anni passati, con più articoli di stampa e convegni sul territorio, che la discarica di Colobraro ha distrutto ricchezza e posti di lavoro a causa dell’inquinamento gravissimo di terreni e falde acquifere.

Grandinata a Tursi: mancano due settimane

grandineIl 24 giugno scorso, una violentissima grandinata ha distrutto tutta la produzione estiva delle contrade Marone, Anglona e località limitrofe, in agro di Tursi. Il Consiglio comunale tursitano ha richiesto all’unanimità la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Come previsto dalla normativa nazionale, la Regione Basilicata ha soltanto altre due settimane per presentare la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità al Ministero dell’Agricoltura. Quindi, mancano pochissimi giorni per ultimare la procedura e approvare la richiesta con delibera di Giunta regionale.