17 aprile 2016 tutti a votare SI

MuoviAmo Tursi SIIl 17 aprile 2016, dalle ore 7.00 alle ore 23.00, si terrà la consultazione referendaria per inibire ulteriori trivellazioni in mare e non solo. Infatti, il segnale che i cittadini tutti, ma i tursitani in particolare, possono dare è di più ampio respiro. Un messaggio politico forte contro un governo che finge di voler dare l’indipendenza energetica all’Italia, ma invece sta vendendo i nostri mari ai colossi petroliferi. Votare SI al referendum del 17 aprile vuol dire bloccare ulteriori attività di ricerca ed estrazione nel nostro mare. Tutti sappiamo che il Mar Jonio, e non solo, sarà oggetto di attività petrolifera. Tutti sappiamo quali possono essere i rischi imminenti e diretti di tale attività.

Quelli dalle tasse facili: Meno servizi e più costi

26072013872 - CopiaFin dal primo giorno, lottiamo senza sosta, contro le nefandezze amministrative di chi fa del populismo e dell’ignoranza amministrativa una bandiera. La tassa sui rifiuti è aumentata, il servizio di raccolta è inefficiente, molti provvedimenti amministrativi sono errati, numerose scelte politiche restano incomprensibili e dannose per la Città di Tursi.

La maggioranza sostiene caparbiamente che le tasse non sono aumentate, ma i cittadini ben sanno cosa pagano.

Interrogazioni e risposte al Consiglio comunale del 17 agosto 2015

consiglio comunaleMuoviAmo Tursi rendiconta la propria attività consiliare con continui resoconti pubblicati sul blog Tursi è Nostra e con la pubblicazione delle interrogazioni prodotte e le risposte ricevute. Di seguito, si allegano le interrogazioni fatte durante il consiglio comunale del 17 agosto 2015 e le risposte ricevute. Per la prima volta, dopo la nota inviata al presidente del consiglio comunale, rispondono direttamente gli assessori delegati.

La grandine di nuovo su Tursi

grandine tursiDi nuovo la grandine sul territorio tursitano. L’area interessata è la fascia che si affaccia sul fiume Sinni, partendo da contrada Canala fino al confine con Policoro. Poi ci sono Panevino e Anglona, ancora una volta colpite dopo l’evento eccezionale del 24 giugno scorso. I pregiati vigneti, gli agrumeti e gli ultimi raccolti estivi, scampati alle altre grandinate, sono stati distrutti. L’agricoltura piange, anche perché non ci sono agricoltori che hanno assicurato gli agrumeti. Non solo la produzione estiva è andata perduta completamente, anche quella invernale è gravemente compromessa.

Politiche per la vivibilità delle campagne

capannone agricoloGli agricoltori sono coloro che coltivano il territorio e lo preservano dai danni del dissesto idrogeologico, oltre ad essere coloro che portano avanti il settore economico più importante di Tursi. Ma la vita degli operatori agricoli non può continuare ad essere grama come quella di una volta. Anche gli agricoltori che risiedono nelle proprie aziende, fuori dal centro abitato, hanno il diritto di vedersi riconosciuti i servizi minimi. Lo stesso ragionamento vale per tutti quegli imprenditori che utilizzano l’acqua potabile o altri servizi pubblici, ma hanno la propria attività economica fuori dal centro abitato. Qualcosa nel passato è stato fatto, ma senza organicità e visione di lungo periodo.