Gestione pubblica comprensoriale del ciclo dei rifiuti

discarica abusiva troily marone tursi 1Nelle scorse settimane, MuoviAmo Tursi ha approfondito la tematica della gestione dei rifiuti urbani e ha redatto un progetto complessivo per la gestione della risorsa “rifiuto” a livello comprensoriale, nell’area del Basso Sinni, tra i comuni di Tursi, Policoro, Nova Siri, Rotondella, Valsinni, San Giorgio Lucano e Colobraro. Inoltre, la presente proposta, interamente pubblicata sul sito internet dell’Associazione, prefigura una nuova metodologia di gestione non solo della raccolta del rifiuti, ma anche dell’utilizzo del rifiuto in processi industriali facilmente replicabili.

Attualmente esistono tre tipologie di società: quella pubblica inefficiente, quella privata efficiente e quella pubblica efficiente. Spesso ci si dimentica dell’ultima, nonostante silentemente operino sul territorio nazionale centinaia di società pubbliche, con egregi risultati. Inoltre, va considerato che ci sono alcuni situazioni in cui una società pubblica è la migliore alternativa possibile, persino migliore del mercato e quindi della competizione tra imprese private.

La legge consente di realizzare una società pubblica, tra più Comuni (previsto dal Decreto legge 78/2010, convertito in legge 122/2010), con almeno 30 mila residenti.

MuoviAmo Tursi propone di realizzare:

1-una raccolta differenziata porta a porta, per massimizzare l’impegno dei cittadini;

2-un impianto di differenziazione dei rifiuti, per migliorare la qualità del differenziato ed aumentarne il valore di vendita;

3-un impianto di compostaggio, per il trattamento del rifiuto organico e la vendita del compost;

4-un impianto di riutilizzo a freddo della plastica riciclata capace di produrre cassette di plastica o altri utensili, da vendere sul mercato.

Così facendo, si riuscirà a ridurre la produzione del rifiuto indifferenziato, con un beneficio economico dalla riduzione della spesa di smaltimento in discarica, un profitto dalla vendita del rifiuto riciclato e di prodotti derivati. Infine, per poter attivare tutti questi processi sarà necessaria numerosa manodopera specializzata, nonché professionalità tecniche, con un conseguente aumento occupazionale ed un miglioramento nella qualità del servizio.

Tutto questo è realizzabile, nel giro di alcuni mesi, passo dopo passo, con una chiara visione in testa, senza volontà speculative. Le strutture e i mezzi ci sono, gli investimenti da fare saranno recuperati con l’operatività del progetto.

Proposta del Gruppo di lavoro sull’Ambiente