L’agricoltura tursitana non può più sopportare i danni dei cinghiali

Non bastava la crisi idrica causata dall’incapacità del Consorzio di Bonifica di ridurre le perdite idriche dalle condotte sotterranee e dagli scoli delle vasche, nonché dalla ripartizione provinciale penalizzante per la comunità agricola di Tursi. A questo, che ha già comportato ingenti danni alle produzioni, si è aggiunta la calamità naturale del cinghiale, un animale vorace e che si moltiplica rapidamente, oltre ad essere diventato molto pericoloso per la sua aggressività e mancanza di paura.

Dopo alcuni giorni di serrati colloqui telefonici con gli uffici della Regione Basilicata e relativi dirigenti, dopo aver incontrato le associazioni di agricoltori e di cacciatori presenti sul territorio, siamo arrivati a gravi considerazioni sul sistema che oggi regola la caccia al cinghiale e la procedura di risarcimento danni. Gli uffici regionali e la politica non sono affatto consapevoli di quelli che sono i danni dei cinghiali ai frutteti e ai seminativi. Danni che non riguardano più solo il prodotto, ma che si stanno estendendo alle piantagioni. Infatti, i cinghiali distruggono le piante per poterne mangiare i frutti.

Grandinata del 24/06/2015 – Iter per richiedere il risarcimento

grandineLa normativa nazionale prevede che le aziende agricole danneggiate da eventi atmosferici gravi possono accedere al Fondo nazionale di solidarietà solo se la Regione e il Ministero realizzano un determinato iter amministrativo.

Innanzitutto, i danni devono riguardare le produzioni  vegetali.

I danni subiti devono essere superiori ad almeno il 30 per cento della produzione lorda vendibile media ordinaria calcolata sul triennio precedente e calcolata sull’intero comparto produttivo dell’area delimitata.

Solidarietà per i danni della grandine

frutto colpitoQuesta sera, giorno 24 giugno 2015, attorno alle ore 19.00, alcune delle più importanti contrade di Tursi sono state vittime di un terribile evento atmosferico che ha danneggiato pesantemente la produzione agricola di quest’anno e delle annate future. Grandine, pioggia e vento hanno letteralmente distrutto l’intero raccolto e il lungo lavoro di preparazione svolto nei mesi precedenti. Frutti martellati, piante spogliate della vegetazione, cortecce colpite anche profondamente. Noi di MuoviAmo Tursi abbiamo fatto alcuni sopralluoghi accompagnati dagli agricoltori e ci siamo trovati di fronte ad un inferno per chi ha investito anni della propria vita e patrimoni familiari. In alcuni casi si è trattata della peggiore grandinata degli ultimi 10 anni. MuoviAmo Tursi esprime la più profonda solidarietà a chi ha subito danni dal recente evento catastrofico.