Il sindaco di Colobraro è in dolce attesa?

vista rifiuti discarica colobraroIn data 10 aprile 2014, l’associazione politica MuoviAmo Tursi protocollò presso gli uffici del Comune di Colobraro la petizione popolare contro il progetto di ampliamento della discarica in località Monticelli, a confine con il territorio tursitano. 473 sottoscrizioni di cittadini tursitani preoccupati dalla creazione dell’ennesimo ecomostro e fortemente intenzionati a bloccare, in tutti i modi, la realizzazione di tale oscenità. La petizione è stata accompagnata dalla proposta di MuoviAmo Tursi di realizzare una gestione pubblica comprensoriale dei rifiuti nel Basso Sinni, massimizzando la raccolta differenziata e creando un indotto dei rifiuti capace di creare ricchezza e posti di lavoro, senza inquinare il territorio.

Il sindaco di Colobraro, da molti ritenuto un buon amministratore, si è dimostrato uno dei peggiori del Metapontino. Non solo si ostina, contro la volontà popolare, a realizzare un progetto di distruzione di massa, ma non mostra l’umiltà necessaria a capire i propri errori. 473 cittadini tursitani stanno attendendo una sua risposta da due mesi. Il sindaco di Colobraro deve rispondere ai cittadini, spiegando loro il perché delle sue scellerate scelte. Perché, se la vera motivazione di un tale progetto è quella di fare cassa per coprire i buchi di bilancio da lui creati, penalizzando i migliori terreni agricoli di Tursi e Colobraro, non ha messo in conto la reazione dei cittadini.

MuoviAmo Tursi ha proposto il progetto di gestione pubblica comprensoriale dei rifiuti anche al sindaco di Tursi e nelle prossime settimane lo proporrà ai neoeletti sindaci di Nova Siri, Rotondella, Valsinni e San Giorgio Lucano. Questa è la direzione ecosostenibile del ciclo dei rifiuti, che libera il territorio dalle grinfie delle ecomafie, della corruzione, dell’inquinamento. Capirlo non è difficile, se i numeri ci aiutano: oggi i Comuni del Basso Sinni spendono svariati milioni di euro all’anno per il solo smaltimento in discarica dei rifiuti indifferenziati, contro i soli 160 mila euro annui che potrebbero spendere se la raccolta differenziata raggiungesse il 95%, come in alcuni Comuni virtuosi italiani. Se a questo, aggiungessimo anche la creazione di un centro di trattamento dei rifiuti differenziati, un centro di compostaggio dell’umido e una fabbrica capace di utilizzare la plastica riciclata, tutti i soldi buttati in discarica potrebbero garantire posti di lavoro ed una riduzione dell’inquinamento.

È davvero grave che i sindaci del comprensorio si ostinino con una gestione inefficiente della risorsa rifiuto, soprattutto quando si obbliga i cittadini a contribuire con la Tares alla totalità del costo del servizio. MuoviAmo Tursi continuerà a vigilare sul progetto di ampliamento della discarica di Colobraro e si farà promotrice di tutte iniziative popolari contrarie a tale obbrobrio. Infine, resteremo ancora più vigili ora che l’intero impianto della discarica è divenuto di proprietà del Comune di Colobraro.

Mario Cuccarese, Portavoce di MuoviAmo Tursi