Come ridurre la tassa sui rifiuti

f24 tariTutti stiamo provando sulla nostra pelle l’inefficienza della Tecknoservice, la ditta che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, che ha vinto l’appalto l’anno scorso e che da 7 mesi ha solo peggiorato il servizio. È chiaro a tutti che le responsabilità sono di chi sta amministrando il Municipio, come dimostrato ieri dalla citazione degli articoli del capitolato d’appalto che danno i necessari poteri all’amministrazione comunale, che non li utilizza. Ma deve essere ancora più chiaro nelle nostre menti che non è più tempo di raccolte firme, non ci sono i margini temporali per eseguirle. Inoltre, non è più tempo per fare prove di forza e manifestazioni popolari contro l’amministrazione comunale, considerato che questa non ha più i poteri e i tempi per realizzare le richieste popolari, dato che è indaffarata a fare gli ultimi favori ad amici e parenti con i soldi dei cittadini, nella speranza di raccattare voti. Infine, non è più tempo di chiedere una riduzione del tributo sui rifiuti, dato che dovrà essere la prossima amministrazione comunale a provvedere nel momento in cui è prevista dalla normativa nazionale la rimodulazione del tariffario. Deve inoltre essere chiaro che nessuna amministrazione comunale può abbassare la tassa sui rifiuti senza ridurre anche il costo della gestione, lo prevede la normativa. Se qualcuno verrà a dirci, nelle piazze e nei comizi: “noi abbasseremo le tasse sulla spazzatura”, ma non ci dirà come e non ci spiegherà che l’unica via è quella di ridurre l’attuale spesa, questo oratore o non ha capito il problema, o non conosce la normativa, o sta facendo il gioco dell’amministrazione comunale.

La soluzione per ridurre il tributo sui rifiuti, la TARI, è:

  • scioglimento del vincolo contrattuale con la ditta e gestione pubblica e diretta del servizio di raccolta dei rifiuti;
  • dare ogni singolo servizio (spazzamento, raccolta plastica, carta, vetro, metalli, indifferenziato, umido, ingombranti, arredo urbano) a tante cooperative di lavoratori tursitani vincolati agli ordini dell’amministrazione comunale;
  • creare due impianti, uno per produrre concime dall’umido, l’altro per produrre materiali plastici per l’agricoltura dalla plastica;
  • creare un centro di smistamento e certificazione dei rifiuti così da poter rivendere carta, vetro e metalli sul mercato nazionale dei rifiuti;
  • ridefinire le tariffe TARI per ridurre il carico fiscale con equità.

Questa è l’unica soluzione concreta, realizzabile e duratura per ridurre la tassa sui rifiuti. Con lo scioglimento del contratto (proposta 1) si avrà una riduzione dei costi immediata, dato che i profitti e gli extra costi tipici di una gestione privata ed inefficiente vengono meno. Con la gestione diretta tramite cooperative di lavoratori tursitani (proposta 2) si avrà una riduzione dei costi del servizio perché il controllo sui costi da parte della prossima amministrazione comunale sarà diretto ed elastico per apportare migliorie al servizio. Con la produzione di concime e materiali per l’agricoltura (proposta 3) l’amministrazione comunale garantirà altri posti di lavoro ma allo stesso tempo avrà degli introiti dalla vendita dei materiali prodotti. Con la vendita degli altri rifiuti differenziati (proposta 4) ci saranno altri introiti.

I risparmi e i ricavi generati serviranno per migliorare il servizio di gestione dei rifiuti, creare posti di lavoro tra i tursitani, ridurre le tasse con equità (proposta 5). Per realizzare questa azione amministrativa sono necessari dai 3 ai 6 mesi di intenso lavoro, così che per dicembre 2015, quando i cittadini andranno a versare il saldo TARI potranno già beneficiare dei primi risparmi.

Per fare tutto questo non ci vuole l’agitazione popolare, che oggi non ha più senso, bisogna andare a votare alle prossime elezioni comunali, che si terranno a maggio, e i cittadini dovranno fare la scelta giusta.