Nasce l’Osservatorio Jonico Indipendente sul Deposito Nazionale Scorie Nucleari

scorie radiottive tursiNei giorni scorsi è nato l’ Osservatorio Jonico Indipendente sul Deposito Nazionale Scorie Nucleari. Si tratta di un gruppo di lavoro al quale partecipano numerose associazioni Lucane, Pugliesi e Calabresi, nonché liberi cittadini, giornalisti, tecnici e alcuni sindaci. Lo scopo è quello di dare maggiore trasparenza alla gestione delle scorie radioattive italiane dopo il referendum del 2011 con cui l’Italia ha detto definitivamente NO al nucleare.

Bilancio comunale e bando dei rifiuti impugnabili

legge uguale tursiLa petizione popolare promossa dall’associazione politica MuoviAmo Tursi non è stata presa in considerazione dall’amministrazione comunale di Tursi. La proposta, protocollata in data 1 aprile 2014, chiedeva un ritorno alla Tarsu per l’annualità 2013, la revoca del bando sulla gestione dei rifiuti e la gestione pubblica comprensoriale degli stessi. Stando alla normativa nazionale, l’amministrazione comunale doveva deliberare sulla proposta, prima che i procedimenti amministrativi si concludessero, pena l’annullabilità dell’atto.

NO al deposito unico delle scorie nucleari in Basilicata

no scorie scanzano tursiSi è appreso sui mass media che la Sogin sta valutando il territorio della Provincia di Matera per la realizzazione del deposito unico nazionale delle scorie radioattive. Si tratterà di una struttura sotterranea, ampia come un campo da calcio, che si prefigge l’obiettivo di ospitare le scorie per alcune centinaia di anni. Lo Stato, la Sogin e le lobby ci provano ancora una volta, a distanza di 11 anni dalla manifestazione dei 100 mila di Scanzano. I primi NO allo scellerato progetto arrivano dalle associazioni ambientaliste, dai movimenti civici e da alcuni sindaci.

Populismo cretino?

raccolta firme MuoviAmo TursiL’associazione politica MuoviAmo Tursi, protocollò presso il Municipio di Tursi, in data 1 aprile 2014, la proposta di ritorno alla Tarsu per l’annualità 2013 e il ritorno alla gestione pubblica dei rifiuti urbani, sostenuta da petizione popolare di 466 firme. La stessa venne pubblicata su internet in data 28 febbraio 2014.

La proposta popolare  non è stata affatto considerata dall’amministrazione comunale perché, a detta dell’assessore al bilancio Caldararo, è arrivata in ritardo. Vorrei ricordare ai cittadini di Tursi che il bilancio 2013 è stato approvato il 10 maggio scorso, quindi l’amministrazione comunale ha avuto 40 giorni per analizzare la petizione e 70 giorni per analizzare la proposta.

Ministero chiede conto alla Rai

rai tursiIl Ministero dello Sviluppo economico, successivamente ai solleciti dell’associazione dei consumatori Adoc di Basilicata,  grazie alle sottoscrizioni dei cittadini di Tursi, ha chiesto urgenti spiegazioni in merito alla Rai per il disservizio del digitale terrestre.

Nella nota del ministero si può leggere: “Al fine di poter fornire una sollecita e adeguata risposta, consentendo in tal modo anche agli interessati di essere in grado di fruire del servizio televisivo pubblico,