Cinghiali, tra le principali problematiche del settore agricolo

Rispettabile Dottor ONELLI, mi rivolgo a Lei, in qualità di Capo Gabinetto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Sono un cittadino di Milano dal 1980, proveniente da un piccolo paese della Regione Basilicata, TURSI (MT), ex docente di Storia e Letteratura Italiana, che ha insegnato nelle scuole superiori di 2° grado tra Matera e Milano per 36 anni, attualmente Volontario F.A.I. sede di Milano. Sensibile alle problematiche e le difficoltà della mia terra d’origine , sono qui a segnalare un grande problema del mio paese d’origine TURSI MT) e di tutta la Basilicata ed altre regioni Meridionali sino alla Regione Lazio, compresa la stessa Roma.

Dissesto finanziario del Comune di Tursi

Il 16 luglio 2020 il consiglio comunale ha deliberato la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Tursi. Un evento dalla portata storica considerevole visto che condizionerà le nostre vite per molti anni, soprattutto se i prossimi anni saranno gestiti come quelli appena trascorsi. E’ necessario che alle prossime elezioni di settembre i cittadini consentano alla persone competenti e moralmente all’altezza di gestire le risorse comunali per chiudere il prima possibile una bruttissima pagina della storia comunale e consentire alla nostra comunità di ripartire creando le opportunità per far rimanere i nostri giovani a Tursi per dare un futuro a loro e ai sacrifici dei loro genitori ed antenati. Di seguito la dichiarazione di voto di MuoviAmo Tursi allegata alla delibera del dissesto finanziario dell’ente. 

Inadempienti, sempre e comunque

16-10-2014 quotidiano MuoviAmo Tursi accesso attiSuccessivamente al nostro comunicato stampa, in merito alle affermazioni (in foto) rilasciate dal comandate della Polizia Municipale e dal sindaco di Tursi su Il Quotidiano della Basilicata, ecco la nostra replica.

Che dal 30 maggio al 26 agosto, il Comune di Tursi abbia negato l’accesso agli atti è un dato di fatto incontrovertibile. Non sono quindi 2 i mesi, come indicato dal comandante Giovanni Sanchirico, per gli amici Giuseppe. Per 3 mesi l’amministrazione comunale e gli uffici hanno giocato al rimpiattino, negando l’accesso.