La grandine di nuovo su Tursi

grandine tursiDi nuovo la grandine sul territorio tursitano. L’area interessata è la fascia che si affaccia sul fiume Sinni, partendo da contrada Canala fino al confine con Policoro. Poi ci sono Panevino e Anglona, ancora una volta colpite dopo l’evento eccezionale del 24 giugno scorso. I pregiati vigneti, gli agrumeti e gli ultimi raccolti estivi, scampati alle altre grandinate, sono stati distrutti. L’agricoltura piange, anche perché non ci sono agricoltori che hanno assicurato gli agrumeti. Non solo la produzione estiva è andata perduta completamente, anche quella invernale è gravemente compromessa.

Ufficio comunale al servizio degli agricoltori

olivo tursiLa competenza nella materia agricola spetta alla Regione Basilicata e all’Unione Europea. I Comuni non hanno rilevanti poteri per influire sul settore. Ciò non toglie che il Comune di Tursi possa attivarsi per stimolare e facilitare l’attività degli agricoltori nell’interfacciarsi con il mercato e con le istituzioni regionali ed europee. Infatti, a causa della poca tutela sindacale di cui gli agricoltori beneficiano e della scarsa consulenza professionale dei CAF di zona, gli agricoltori perdono numerose opportunità di sviluppo, che invece verranno sfruttate da altri territori. Il mancato investimento non ricade solo sui singoli agricoltori ma danneggia l’intero territorio tursitano, dato che si perdono opportunità imprenditoriali, investimenti e posti di lavoro.

Investimenti nella viabilità rurale

cunetta pinetaNonostante i cospicui ed emergenziali investimenti realizzati dalle passate amministrazioni comunali, utilizzando principalmente fondi europei del PSR (Piano di Sviluppo Rurale), la viabilità rurale tursitana è ancora in rilevante deficit. Non basta asfaltare un tratto di strada una volta ogni 20 anni. Così come non basta pulire saltuariamente una cunetta. Questi non sono interventi sistematici e definitivi per il miglioramento della viabilità rurale. L’obiettivo degli investimenti non deve essere esclusivamente quello di consumare i fondi a disposizione o alimentare clientele con imprese edili di fiducia. Il vero scopo di tali investimenti dovrebbe essere quello di consentire la migliore fruibilità possibile delle aziende agli operatori agricoli.

Politiche per la vivibilità delle campagne

capannone agricoloGli agricoltori sono coloro che coltivano il territorio e lo preservano dai danni del dissesto idrogeologico, oltre ad essere coloro che portano avanti il settore economico più importante di Tursi. Ma la vita degli operatori agricoli non può continuare ad essere grama come quella di una volta. Anche gli agricoltori che risiedono nelle proprie aziende, fuori dal centro abitato, hanno il diritto di vedersi riconosciuti i servizi minimi. Lo stesso ragionamento vale per tutti quegli imprenditori che utilizzano l’acqua potabile o altri servizi pubblici, ma hanno la propria attività economica fuori dal centro abitato. Qualcosa nel passato è stato fatto, ma senza organicità e visione di lungo periodo.

Le opportunità per l’agricoltura tursitana

28-02-2015 coltiviamo tursi agrestiSabato sera, presso la sede di MuoviAmo Tursi, si è tenuto un incontro per aggiornare gli addetti al settore agricolo sui nuovi sviluppi delle misure europee a sostegno dell’agricoltura lucana. Vito Agresti, in duplice veste, come Responsabile della Confagricoltura e come Sindaco di Rotondella, ha spiegato punto per punto ciò che la Regione Basilicata ha intenzione di realizzare fino al 2020. Misure che a breve saranno oggetto di approvazione e saranno cantierabili già a partire da giugno 2015. Il budget pluriennale complessivo per l’agricoltura lucana è di 680 milioni di euro, distribuito su 19 misure, che vanno dalla formazione all’assistenza tecnica, dalla difesa contro le calamità naturali al ricambio generazionale, dalla tutela della biodiversità alla cooperazione tra imprese.