Incubo di una discarica di mezza estate… a quel paese!

colosseo discarica colobraroDi seguito, potrete leggere il testo del volantino politico informativo autoprodotto che l’Associazione MuoviAmo Tursi ha distribuito ieri sera, e che continuerà a distribuire per tutto il mese di agosto, a Colobraro. I cittadini vanno informati, vanno coinvolti, perché siamo consapevoli che un popolo edotto è l’unica soluzione alla mala politica. Al sindaco di Colobraro diciamo che è ancora in tempo per bloccare il progetto di ampliamento, altrimenti la lotta politica continuerà e, vista la sua reazione di ieri sera, è perdente in partenza.

L’anno scorso, in una calda giornata d’estate, il 26 agosto 2013, il Consiglio comunale di Colobraro deliberava per l’ampliamento della discarica in contrada Monticelli. In pieno periodo di ferie estive, gli amministratori comunali deliberavano sul futuro di un intero circondario che parte da Colobraro e segue il fiume Sinni fino al mare. Se l’iter amministrativo andrà in porto, la nuova discarica verrà realizzata a pochi metri da quella già esistente, nota a tutti per i vergognosi eventi che l’hanno caratterizzata. Si tratta di una nuova vasca per abbancare inizialmente 120 mila metri cubi di rifiuti, e con successivi ampliamenti, potrebbe accogliere fino a 250 mila metri cubi.

Il Colosseo ha un volume di quasi 100 mila metri cubi. La discarica ne avrà 20 mila in più!

Il progetto è stato presentato all’amministrazione comunale di Colobraro, su richiesta della stessa, dall’associazione tra imprese composta da Progettoambiente scarl, Lista Appalti srl, Ecoland srl. La struttura costerà 3,8 milioni di euro, finanziati da banche e privati e dovrebbe ripagarsi con la gestione dell’impianto (project financing). A detta dei proponenti, sarà una discarica di “rifiuti speciali non pericolosi”, ma nel progetto le categorie di rifiuti sono decine e sono compresi addirittura quelli derivanti dalle estrazioni del petrolio.

Il 27 giugno 2014, la Giunta regionale ha dichiarato l’indispensabilità dell’ampliamento della discarica di Colobraro per la gestione dei rifiuti solidi urbani. Cioè ha dato il via all’iter per la realizzazione dell’impianto. Ora toccherà all’amministrazione comunale di Colobraro presentare richiesta V.I.A. (Valutazione d’impatto ambientale) e A.I.A. (Autorizzazione integrata ambientale).

Il territorio dove sorgerà la nuova vasca è soggetto a numerose frane, ad alto rischio idrogeologico, come certificato dall’Autorità di Bacino, e quindi non idoneo alla realizzazione dell’ampliamento. Inoltre, in prossimità dell’area destinata ad ospitare la nuova discarica vi sono falde sottostanti, pozzi e acquedotti, con possibile rischio di inquinamento idrico e inoltre sono presenti due corsi d’acqua a carattere torrentizio.

L’impianto sorgerà a soli 3 km dal centro abitato di Tursi e 3,3 km da quello di Colobraro, e nel raggio di qualche centinaio di metri sono presenti abitazioni nelle quali risiedono intere famiglie. La discarica potrebbe dare lavoro a 9 operai, per pochi anni, mentre un suo ampliamento distruggerà l’intero settore agricolo della zona, per sempre, con la perdita di decine di posti di lavoro, che si andranno ad aggiungere ai 20 già persi a causa dell’attuale discarica. Anche il mito dei posti di lavoro non regge più… se lo bevono solo gli ignoranti.

L’attuale discarica di Colobraro, chiusa da alcuni mesi, ha inquinato e continua ad inquinare il territorio colobrarese e quello tursitano. I danni per il sistema economico sono considerevoli, sia per i privati cittadini, sia per la salute pubblica, sia per l’ambiente, sia al buon nome di cui godono i nostri territori. Ma se la vecchia discarica ha avuto, e ancora ha, tanti problemi (incendi, franosità diffusa, perdite di percolato, scivolamento di rifiuti), come detto anche dall’attuale sindaco di Colobraro, e certificato dall’Arpab, perché costruirne una nuova, del tutto simile alla precedente in struttura e sistema di gestione? Se il sindaco ha definito l’attuale discarica una bomba ad orologeria, cosa gli ha fatto cambiare idea? Forse i milioni di euro di royalties che il Comune incasserà per rimpinguare i debiti dovuti alla sua pessima gestione, a danno del territorio di Colobraro e dell’intero Basso Sinni? Con quale faccia il sindaco di Colobraro parla di gestione virtuosa dei rifiuti quando nel suo Comune la raccolta differenziata è al 7%?

La salute dei cittadini viene solo dopo la speculazione sui rifiuti?

Vogliamo che il Basso Sinni diventi come la Terra dei Fuochi? Che i nostri famigliari si ammalino di tumore a causa dell’inquinamento della obbrobriosa discarica? Vogliamo consentire a comitati d’affari di speculare sulla nostra vita e sul nostro territorio? I cittadini informati sono l’unico freno alle nefandezze di questi imbonitori. È il momento di dire basta!

Noi siamo per una raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e per la creazione di filiere del rifiuto che creino lavoro in loco: un impianto di riciclo a freddo della plastica differenziata; un centro di compostaggio per il riciclo dell’umido, un centro di smistamento dei rifiuti che ne certifichi la qualità prima di essere messi sui mercati nazionali dei prodotti riciclati.

Fonte foto: www.consumerismo.it

2 thoughts on “Incubo di una discarica di mezza estate… a quel paese!

  1. Bravi. Siete encomiabili. Soprattutto in tempi soporiferi come questi, e in cui gli esempi che ci offre il mercato (il termine, ovviamente, non è casuale) ci. fanno rimpiangere anche le figure. politiche che più abbiamo contestato in gioventù (dei giganti in confronto ai nani ballerini di adesso), però siccome il problema dei rifiuti sussiste in tutta la sua enorme gravità, proponiamo progetti concreti alternativi con precisi riferimenti a quelli che sono stati già realizzati nei luoghi da prendere ad esempio. Si eviterà di dare l’alibi ai demagoghi di dire che si è buoni solo ad abbaiare alla luna. La gente condividerà la battaglia con più convinzione. Comunque è in ogni caso andate avanti senza demordere

    • Grazie mille per le parole di sostegno e gli apprezzamenti. Come dice lei, il problema rifiuti esiste, ma ci sono tantissime esperienze in Italia che mostrano la possibilità di utilizzare i rifiuti differenziati come materia prima in nuovi cicli produttivi. Come ha sottolineato, non basta solo propagandare idee buone, spesso vuote di approfondimenti e studi. Proprio per evitare questo, proprio per evitare di essere equiparati ai soliti sobillatori, proprio per mostrare ai cittadini un futuro migliore, abbiamo redatto uno studio di 42 pagine dove presentiamo un progetto di gestione pubblica comprensoriale. Il documento può essere scaricato dal nostro sito internet a questo link.
      http://www.muoviamotursi.net/uploads/2/8/8/0/28807485/progetto.pdf
      Ecco perchè noi diciamo NO alla discarica. Non per partito preso, non per cercare le luci della ribalta, non per vantarci di vane glorie, ma perchè la discarica è uno smaltimento inefficiente dei rifiuti, mentre con gli stessi soldi si potrebbero creare filiere dei rifiuti differenziati capaci di garantire molti più posti di lavoro senza dover costruire ecomostri.
      Per due mesi abbiamo pubblicato estratti del progetto sul blog Tursi è Nostra. I detrattori avranno sempre qualche scusa per denigrare l’unica associazione organizzata che si pone l’obiettivo di migliorare Tursi (e non solo di rinnovarla). Il progetto è stato inviato a tutti i sindaci del Basso Sinni, dato che spetta a loro realizzarlo, anche se abbiamo visto che non ne hanno “voglia”. Noi MuoviAmo Tursi, ai detrattori lasciamo mangiare la polvere 😀
      Antonio Di Matteo

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